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La rivoluzione del Lidar nelle smart-city: dati, sicurezza, privacy

Home » Blog » La rivoluzione del Lidar nelle smart-city: dati, sicurezza, privacy

13 Gennaio 2021 //  by Oikos Engineering//  Lascia un commento

Lo sviluppo dell’urbanistica contemporanea ha dimostrato quanto potenziale sia racchiuso nella progettazione delle Smart Cities, ovvero di città in cui il tessuto urbanistico e quello sociale dialogano costantemente attraverso le nuove frontiere delle tecnologie di comunicazione.

Per migliorare le prestazioni logistiche di una smart city e, allo stesso tempo, la qualità della vita di coloro che la abitano, è necessario adeguare continuamente le infrastrutture materiali ma anche le infrastrutture tecnologiche alle nuove necessità e alle nuove richieste dei cittadini.

È un meccanismo che si è manifestato in maniera particolarmente chiara nell’evoluzione della tecnologia per rilevare il traffico, assicurare la sicurezza di pedoni e automobilisti, gestire gli spazi di parcheggio a disposizione della comunità.

Fino a un passato molto recente lo strumento principale per il controllo del transito di veicoli e per la gestione della sicurezza stradale era costituito dalle telecamere. Con il tempo sono però emersi in maniera piuttosto evidente i limiti di questo sistema di rilevamento che, grazie a Qualcomm Technologies, sono stati ampiamente superati grazie alla tecnologia Lidar.

Indice dei Contenuti

  • Cosa può fare la tecnologia Lidar in una Smart City?
  • La pandemia ha dimostrato che abbiamo bisogno di Smart Cities
  • Conclusioni

Cosa può fare la tecnologia Lidar in una Smart City?

La tecnologia Laser Detection and Ranging (Lidar) è una tecnica di telerilevamento grazie alla quale è possibile determinare con estrema precisione e in qualsiasi condizioni meteorologiche la distanza di un oggetto rispetto al rilevatore.

Esattamente come accade per il radar, la distanza dell’oggetto è misurata dalla quantità di tempo che intercorre tra l’emissione dell’impulso luminoso da parte del rilevatore e la ricezione del segnale retrodiffuso.

Per riuscire a rivelare correttamente sia oggetti metallici sia oggetti non metallici la tecnologia Lidar si basa sull’utilizzo di luce con lunghezze d’onda nell’ultravioletto, nel campo del visibile a occhio nudo e nell’infrarosso.

Questo consente alla tecnologia Lidar di rilevare anche corpuscoli e particelle di grandezza pari alla lunghezza d’onda utilizzata. Ne deriva che il Lidar è estremamente efficace anche nel rilevare particelle in sospensione nell’atmosfera (il cosiddetto aerosol atmosferico), permettendo di valutare la qualità dell’aria che si respira nelle città intelligenti.

Tornando al problema del monitorare il traffico cittadino, al fine di fornire alle autorità amministrative e ai cittadini informazioni sulla viabilità, i sistemi basati sul rilevamento tramite telecamere finivano per violare la privacy dei cittadini, registrando informazioni non rilevanti ai fini della valutazione della mobilità urbana.

Le immagini realizzate attraverso video e fotocamere e successivamente archiviate registrano infatti anche informazioni personali dei cittadini come il colore della loro pelle, la targa del loro veicolo e, in condizioni di luminosità particolarmente favorevoli, fornisce anche informazioni con cui è possibile risalire alla loro identità.

Se da una parte il sistema di controllo della viabilità cittadina tramite videocamere e fotocamere viola in larga misura la privacy dei cittadini, dall’altra presenta dei forti limiti tecnologici: spesso le immagini rilevate da un sistema di videosorveglianza attraverso telecamera non sono utili allo scopo per cui sono state realizzate poiché in condizioni di scarsa visibilità o scarsa luminosità non sono abbastanza precise da fornire le informazioni richieste.

La tecnologia Lidar è invece in grado di funzionare perfettamente in qualsiasi condizione ambientale, sia meteorologica sia di luminosità.

“Siamo lieti di dare il benvenuto a Velodyne Lidar al programma Qualcomm Smart Cities Accelerator per implementare soluzioni lidar all’avanguardia nella comprensione trasparente dell’ambiente smart” ha affermato Ashok Tipirneni, direttore di Qualcomm Technologies, Inc. e responsabile della gestione dei prodotti della piattaforma progettati per Smart Cities. “I sensori lidar di Velodyne e i dati 3D completi possono aiutare a dotare il nostro Smart Campus e i componenti dell’ecosistema della città intelligente di misure di sicurezza avanzate e di semplificare molti processi”.

I sensori lidar di Velodyne verranno utilizzati per migliorare la sicurezza dei pedoni, monitorare il traffico dei veicoli, rendere più efficiente la gestione dei parcheggi e la misurazione della velocità di circolazione, nonché aumentare le comunicazioni Vehicle To Everithing (V2X), la sicurezza cittadina, la gestione delle emergenze e altro ancora, ma non è detto che in futuro non possano essere individuati altri interessanti campi di applicazione per questa tecnologia all’interno dell’ecosistema tecnologico delle Smart Cities.

Una città interamente connessa permetterebbe infatti una più rapida raccolta dei dati necessari alla valutazione e alla gestione dei rischi e delle crisi: l’utilizzo della tecnologia Lidar su vasta scala permettere un monitoraggio completo e costante del territorio urbano.

La pandemia ha dimostrato che abbiamo bisogno di Smart Cities

Purtroppo la crisi sanitaria mondiale legata alla pandemia di Coronavirus ha dimostrato che i cittadini delle città meno smart, cioè di quelle città ancora prive di infrastrutture digitali adeguate, hanno subito un brusco abbassamento della qualità della vita, poiché ad esempio gran parte dei servizi amministrativi hanno subito forti ritardi a causa del numero ridotto di persone che poteva recarsi in ufficio ogni giorno. Le città dotate di servizi di amministrazione on line hanno invece continuato ad assicurare a coloro che le abitano un gran numero di servizi senza molte differenze rispetto a prima della pandemia.

Molte città già dotate di sistemi di misurazione della qualità dell’aria hanno potuto saggiare le differenze nella composizione dell’aria cittadina dopo circa due mesi di stop alla circolazione dei veicoli e hanno potuto attivare nuovi progetti per la limitazione e la gestione dell’inquinamento atmosferico urbano da lanciare non appena le condizioni sanitarie mondiali lo permetteranno, mentre città non dotate di questa particolare infrastruttura tecnologica non hanno avuto a disposizione dati certi a partire dai quali progettare un futuro più sostenibile.

Conclusioni

Gli ultimi avvenimenti mondiali hanno dimostrato che trasformare le città in Smart Cities è sempre più necessario: l’implementazione su larga scala della tecnologia Lidar permetterà una netta accelerazione nel processo di trasformazione digitale delle città di tutto il mondo e questo, in prospettiva, potrebbe consentire di affrontare in maniera più efficace, dinamica e intelligente le eventuali sfide che ci porrà il futuro.

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Categoria: NewsTag: Droni, GIS, LiDAR, Smart-City

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